Fossato di Vico

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Il tuo viaggio a Fossato di Vico

Scopri Fossato di Vico

Arroccato laddove le vette dell’Appennino si alzano imperiose, ultima propaggine dell’Umbria orientale, Fossato di Vico accoglie subito il visitatore da lontano, mostrandosi luminoso nelle giornate di sole, con le sue antiche mura che riflettono la luce, o ammantato dalle basse nubi nei giorni di tempo incerto.

È questa sua ambivalenza a conferirgli il fascino d’un luogo senza tempo: già alla porta dell’antico borgo ci si accorge che qui si è conservato molto di quel passato architettonico tipico dei nostri borghi medievali. Inizia il tuo viaggio alla scoperta di Fossato di Vico dalla torre, l’accesso principale al borgo

Il castello si dipana tra vicoli e vie coperte, le Rughe, . Il viaggiatore scoprirà così angoli rimasti intatti: le mura, i resti delle torri di guardia con una vista mozzafiato sulla valle, a cavallo tra Umbria e Marche, con i sentieri un tempo calcati da antichissime popolazioni. Un luogo magico a cavallo del tempo e dello spazio, tutto da scoprire attraverso i nostri itinerari e i nostri laboratori.

Cosa fare a Fossato di Vico

Cosa vedere a Fossato di Vico

Non sei mai stato a Fossato di Vico e non sai cosa fare?
Ecco una lista delle attrazioni da non perdere!

1. Le Rughe • camminamenti medievali con funzione logistica e militare, vere e proprie arterie dell’antico abitato, sono ancora oggi in parte conservate e si snodano attorno alla piazza centrale, Piazza San Sebastiano, in cerchi concentrici, ricalcando l’antico sistema difensivo.

2. Il Roccaccio • in alto, sulla sommità, i resti della rocca d’epoca bizantina, il Roccaccio, vegliano ancora, dopo oltre millequattrocento anni dalla sua costruzione, quello che un tempo era il primo nucleo del borgo: Fossaton, che diviene poi Castrum Fossati già nell’alto medioevo, prima ancora del riconoscimento dell’imperatore Ottone III del feudo, che lo concede in vicariato agli antenati dei Trinci, i conti di Nocera, d’origine longobarda, in particolare al conte Vico, aggiunto al nome del comune nel 1862.

3. Antiquarium Comunale• ospitato al piano superiore dell’edificio medievale che è stata la prima sede del Palazzo Comunale, l’esposizione si articola in due sale contenenti oggetti dall’età romana all’età moderna. Di particolare pregio i frammenti pergamenacei contenenti alcuni versi della Divina Commedia di Dante Alighieri.

4. La Piaggiola • voltata a botte, fiancheggiata da quattro arcate a tutto sesto, la Piaggiola è un locale nel cuore di Fossato di Vico, forse spazio religioso, risalente al Duecento. Opera artistica da lasciare di stucco, dove ammirare i meravigliosi affreschi di Ottaviano Nelli e delle sue maestranze.

5. La Festa degli Statuti • questa festa medievale si svolge ogni anno nel secondo fine settimana di maggio. Rivivi la storia dell’antico borgo tramite i suoi Statuti Comunali, pubblicati formalmente il 13 maggio 1386 e che regolamentarono per circa 500 anni la vita degli abitanti fossatani. 

6. Il passato romano • l’antica Helvillum, unica mansio presente tra Roma e Ancona, e lo sterminato paesaggio montano dove antiche popolazioni come gli Umbri, in cima a queste vette, in particolare a Cima Aiale, amministravano la giustizia e si incontravano con altri popoli, sotto lo sguardo attento delle loro divinità, e forse in particolare la dea Cupra, di cui ci rimane notizia attraverso i resti del tempio e la lamina detta, appunto, di Fossato di Vico, antico testo in umbro ma scritto in caratteri latini.

Dove dormire a Fossato di Vico

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